Dopo una sessione straordinaria celebrata direttamente all’Unesco, i portici di Bologna sono stati ufficialmente nominati “patrimonio dell’umanità”. Il meraviglioso sistema di 62 km, che solca la città rossa per antonomasia in lungo e in largo, caratterizzano il centro e da sempre sono il principale segno distintivo.
I portici, che costeggiano le vie e le piazze dove sono collocati delineano, in un certo senso, uno stile di vita urbano sostenibile in cui gli spazi civili e religiosi si integrano perfettamente con le abitazioni delle diverse classi sociali. Insomma, da secoli sono un modello architettonico e sociale, il nodo di congiunzione tra spazio pubblico e privato.
12 tratti dei Portici “promossi”
Nella candidatura a patrimonio dell’umanità, tuttavia, non sono stati presentati tutti i 62 km, bensì solo 12 tratti selezionati secondo un criterio di rappresentatività, ovvero: strada porticata di santa Caterina, pizza Santo Stefano, portici del Baraccano, strada porticata di Galliera, portici commerciali del Pavaglione e piazza Maggiore, portico devozionale di San Luca, portici accademici di via Zamboni, portici di piazza Cavour e via Farini, portico della Certosa, edificio porticato del quartiere Barca, portici trionfali di Strada Maggiore, edificio porticato del MamBo.
L’Italia e soprattutto Bologna potrà essere più che orgogliosa del riconoscimento ottenuto!
Fonte foto: Open online