Bologna maxi rincaro bus: le reazioni di sindacati e commercianti

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Bologna sta vivendo una situazione di forte tensione politica a causa dell’annuncio del sindaco Matteo Lepore circa l’aumento significativo delle tariffe per i mezzi pubblici e la sosta. Le varie modifiche riguardano il biglietto singolo, che passa da 1,50 a 2,30 euro (+53,3%), il biglietto giornaliero che cresce da 6 a 9 euro (+50%) e il City Pass, incrementato da 14 a 19 euro (+35,7%). L’amministrazione ha deciso di concentrare maggiormente gli aumenti sui passeggeri occasionali, mentre le variazioni sugli abbonamenti sono contenute.

le reazioni del centrodestra

Quest’incremento tariffario ha suscitato numerose polemiche, specialmente fra le forze del centrodestra. Il partito Fratelli d’Italia ha programmato una raccolta firme e proteste presso le fermate degli autobus per contestare l’aumento. L’europarlamentare Stefano Cavedagna accusa il sindaco di applicare una mobilità insostenibile, evidenziando come questa scelta infligga danni ai cittadini più vulnerabili. Secondo Cavedagna, l’attuale politica rappresenta un’operazione di ostruzionismo, in cui si priorità al pareggio di bilancio piuttosto che al benessere dei bolognesi.

Affermazioni simili provengono da Nicola Stanzani e Lanfranco Massari, politici di Forza Italia, che ritengono che la giunta stia implementando misure punitive che rendono la città meno fruibile, a dispetto della necessità di migliorare la qualità della vita e la mobilità urbana.

  • Matteo Lepore – Sindaco di Bologna
  • Stefano Cavedagna – Europarlamentare FDI
  • Nicola Stanzani – Consigliere comunale Forza Italia
  • Lanfranco Massari – Segretario cittadino Forza Italia
  • Matteo Di Benedetto – Lega

le posizioni del centrosinistra

Le critiche non giungono solo dal centrodestra, ma anche da alcuni gruppi del centrosinistra. Coalizione civica si mostra perplessa e attualmente sta riflettendo sulla situazione, mentre i Verdi manifestano le loro preoccupazioni riguardo la sostenibilità di un trasporto pubblico così costoso. Potere al Popolo lancia un appello per una mobilitazione cittadina.

L’ex segretario della CGIL Danilo Gruppi critica aspramente la decisione del Comune, parlando di una totale mancanza di considerazione nei confronti dei cittadini. Allo stesso modo, Marina D’Altri, in quota Coalizione civica, difende la scelta di mantenere un certo livello di abbonamenti e tariffazione, sottolineando che la maggior parte degli utenti utilizza tariffe ridotte.

  • Danilo Gruppi – Ex segretario provinciale CGIL
  • Marina D’Altri – Co-presidente Coalizione civica
  • Roberto Sconciaforni – Ex PRC, Movimento 5 Stelle

l’opinione dei sindacati

Anche i sindacati esprimono il loro sconcerto per la scelta del Comune. Marcello Borghetti, segretario della Uil Emilia-Romagna, sottolinea come non ci sia stato alcun reale dialogo nella preparazione di queste manovre tariffarie. Borghetti evidenzia che l’aumento del costo del ticket singolo rappresenta un passo indietro per la mobilità e il benessere cittadino. Ribadisce l’importanza di sviluppare un sistema di agevolazioni per gli utenti.

  • Marcello Borghetti – Segretario generale Uil Emilia-Romagna
  • Michele Bulgarelli – Segretario CGIL Bologna

le associazioni di categoria

Le associazioni di categoria si dichiarano deluse e contrarie a queste decisioni. Giancarlo Tonelli, direttore generale di Confcommercio-Ascom Bologna, afferma di aver appreso delle tariffe solo tramite i media, lamentando la mancanza di dialogo con le autorità comunali. Sottolinea come la città stia attraversando un periodo di forte cambiamento e abbia bisogno di collaborazione per affrontare le sfide attuali.

  • Giancarlo Tonelli – Direttore generale Confcommercio-Ascom Bologna

l’evoluzione dei rincari

Questa situazione di rincari ha origini che risalgono a 14 anni fa, quando l’allora commissaria prefettizia Annamaria Cancellieri aumentò il costo del biglietto. Da allora si sono susseguiti diversi rincari, fino ad arrivare all’attuale incremento esponenziale che posiziona Bologna tra le città con il costo del trasporto pubblico più alto in Italia.

l’aumento delle tariffe di sosta

In aggiunta agli aumenti sui biglietti dei mezzi pubblici, ci saranno anche rincari sulle tariffe della sosta. Gli abbonamenti subiranno un incremento del 50%, mentre la sosta oraria aumenta da 1,20 a 1,80 euro per le zone semiperiferiche e da 2,40 a 3,90 euro nella Cerchia del Mille. Auto ibride non beneficeranno più della gratuità, mentre le auto elettriche continueranno a parcheggiare senza costi.

la posizione di Lepore

In risposta alle critiche, il sindaco Lepore argomenta che i costi maggiori colpiscono soprattutto i fruitori occasionali, mentre i vantaggi saranno percepiti da chi utilizza il trasporto pubblico quotidianamente. Sottolinea che le tariffe ridotte degli abbonamenti resteranno un’opzione favorevole per chi utilizza frequentemente i mezzi pubblici e che, grazie agli introiti delle nuove tariffe, sarà possibile implementare ulteriori miglioramenti ai servizi.