Il giornalista licenziato: un capro espiatorio o vittima di un sistema?

Controversie nella gestione amministrativa di Calderara
L’amministrazione di Calderara è nuovamente al centro di polemiche per decisioni considerate arbitrarie e punitive. A seguito di una denuncia poi ritirata nei confronti di un cittadino per un’asserita offesa a pubblico ufficiale, il sindaco Falzone ha licenziato l’addetto stampa. La nota è stata rilasciata da Sara Nanetti, capogruppo consiliare della lista civica Calderara in Comune, che esprime il disappunto del gruppo consiliare rispetto a questa decisione.
Critiche sul licenziamento
Secondo Nanetti, il licenziamento del giornalista ha generato un profondo rammarico nel gruppo per la professionalità e l’affidabilità con cui egli ha sempre gestito le comunicazioni pubbliche della giunta e del sindaco. Si fa riferimento alla redazione del giornalino Calderara News, che ha coinvolto anche i gruppi di minoranza in maniera limitata. La modalità con cui è stato risolto il contratto è interpretata come un ulteriore segno di abuso da parte dell’amministrazione, priva di un confronto e senza possibilità per il lavoratore di difendersi o esprimere le proprie ragioni.
Condanna della scelta amministrativa
Il gruppo Calderara in Comune esprime una chiara condanna nei confronti di questa decisione, giudicata del tutto inaccettabile. Nanetti sottolinea che chi si occupa della gestione di un’amministrazione ha il dovere di garantire un funzionamento efficace della comunicazione istituzionale, evitando di trasferire le proprie inefficienze su altre figure professionali.
Proposte per migliorare la comunicazione
Secondo Nanetti, se l’amministrazione di Falzone fosse realmente intenzionata a migliorare la gestione della comunicazione, sarebbe stato opportuno implementare un ufficio stampa stabile e tutelato, nonché rafforzare gli uffici preposti alla gestione amministrativa dell’ente, definendo in modo chiaro i confini tra le diverse sfere di azione.