Emergenza Sfratti a Bolognina: Il Caso Di Siid Negash E La Polemica Sul Sgombero
La questione dello sfratto dell’associazione «Casa del Mondo», situata in via di Vincenzo a Bolognina, si è intensificata, diventando un caso di rilevanza politica. Il rinvio dello sfratto, avvenuto per due mesi, ha sollevato dibattiti animati e accese polemiche tra diversi attori politici e sociali.
situation overview
In un clima di tensione, la mattina di martedì scorso, un ufficiale giudiziario si è recato presso i locali della Acer, attualmente occupati dall’associazione, che ha accumulato un debito di 27mila euro dovuto all’affitto. A prendere parte all’evento, un gruppo di attivisti e il consigliere comunale Siid Negash, che ha sposato la causa dell’associazione, descrivendo la sua importanza per la comunità locale: “È un’associazione che offre attività vitali, specialmente per i bambini di un quartiere popolare”, ha affermato Negash.
l’importanza dell’associazione
Negash ha sottolineato come «Casa del Mondo» rappresenti un punto di riferimento sicuro per i bambini e un luogo di aggregazione per le donne di origine straniera. La struttura offre supporto per attività scolastiche e assistenza nei compiti, cruciali in un’area con un crescente tasso di povertà.
- Consigliere comunale Siid Negash
reazioni politiche
Il gruppo di Fratelli d’Italia (FdI) ha espresso un giudizio negativo sull’operato del consigliere Negash, definendo inaccettabile l’interruzione dell’attività giudiziaria. Hanno sottolineato che, sebbene non sia raro che un ufficiale giudiziario si presenti senza preavviso, è inaccettabile che un’associazione decida di non saldare il proprio affitto per un immobile pubblico. Il consigliere regionale Marta Evangelisti ha messo in discussione il comportamento di Negash, chiedendosi come il sindaco Lepore possa giustificare tale azione.
- Consigliere regionale Marta Evangelisti
- Consigliere regionale Francesco Sassone
commenti sulla gestione dell’affitto
Marco Bertuzzi, presidente di Acer Bologna, ha specificato che si stanno cercando soluzioni per venire incontro alle necessità dell’associazione, chiarendo che, malgrado una piccola somma di 2.500 euro sia stata versata, non ci sono stati ulteriori sviluppi. Ha invitato l’associazione a riprendere i contatti e a dimostrare segni di pagamento per continuare la collaborazione.