Ponte Chiuso: L’Indignazione dei Residenti e le Conseguenze per la Comunità
protesta per la chiusura del ponte di vizzano
Disagi significativi si stanno registrando a Sasso Marconi a causa della chiusura prolungata dello storico ponte di Vizzano, costruito negli anni Trenta con l’obiettivo di collegare le aree agricole e collinari ad est del corso del Reno. Questo ha avuto un impatto diretto sui residenti, oggi circa un centinaio, costretti a percorsi alternativi lunghi e scomodi. “Due anni fa il ponte è stato chiuso e dopo alcuni mesi ha riaperto, ma dal 10 agosto è stata adottata una nuova misura: sono stati posizionati cubi di cemento, permettendo il passaggio solo a piedi o in bicicletta, escludendo le automobili”, affermano i residenti. “Ci è stato detto che la chiusura sarebbe stata temporanea per lavori di manutenzione, ma da sei mesi affrontiamo un aumento di almeno venti chilometri per portarci a scuola o per fare la spesa, mentre i lavori non sono ancora iniziati”.
situazione aggravata da altre chiusure stradali
Il problema della chiusura è stato ulteriormente acutizzato da frane che hanno interessato via Ancognano, bloccando l’accesso verso le Ganzole e Bologna, insieme a un allagamento dello scorso ottobre in via Vizzano. “Avevamo tre strade alternative, ora ne è rimasta solo una, soggetta a frequenti allagamenti”, aggiungono i residenti. La comunità è conosciuta anche per il transito della Via degli dei, oltre a quella della lana e della seta. Il ponte di Vizzano, caratterizzato da uno stile inconfondibile e sostenuto da piloni in stile Liberty, ha vista la chiusura a causa di problematiche di manutenzione, non sempre garantite dal Comune di Sasso Marconi. Ciò ha portato a un’ordinanza di chiusura per motivi di sicurezza.
intervento del sindaco
Interpellato riguardo la situazione, il sindaco Roberto Parmeggiani ha confermato i ritardi nei lavori di intervento e ha affermato che il progetto è attualmente in fase avanzata di preparazione. “Siamo consapevoli di avere dilatato i tempi previsti per i residenti e comprendiamo i disagi che ciò ha causato. L’alluvione di ottobre ha aumentato il carico di lavoro per i nostri uffici, causando ritardi nella attribuzione degli incarichi ai professionisti. L’obiettivo rimane quello di iniziare i lavori quanto prima, garantendo la carrabilità del ponte”, ha dichiarato Parmeggiani.