Riscoperta Bologna: il Canale di Reno riemerge dopo 70 anni nel cuore della città

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Bologna, 3 febbraio 2025 – È avvenuto il ritorno alla visibilità del canale di Reno nel centro storico di Bologna, dopo oltre 70 anni. Tale risultato è frutto del lavoro svolto dal Consorzio Canali di Bologna, incaricato di ripristinare completamente uno dei corsi d’acqua più significativi della città, gravemente danneggiato dall’alluvione dell’ottobre 2024. Questo evento ha reso necessaria la rimozione di oltre tremila tonnellate di fango e detriti, oltre al Consolidamento delle aree colpite da frane.

Operazioni di ripristino

Il processo di ripristino del canale ha richiesto oltre tre mesi di lavoro, durante i quali è stato necessario mantenere il canale in secca. Due settimane fa, il flusso d’acqua è stato ripristinato nel tratto interno al comune di Casalecchio, dal punto di chiusura fino allo scaricatore Canonica. A partire da oggi, il flusso si estende all’interno del Comune di Bologna, seguendo la pista ciclo-pedonale della Certosa e entrando nelle mura cittadine presso l’Opificio della Grada. L’acqua attraversa anche il tratto di via Riva Reno, recentemente aperto per i lavori tramviari, arrivando fino a via Marconi, dove si trova la Centrale Idroelettrica del Cavaticcio.

Ritorno dell’acqua nel centro storico

A partire da giovedì 6 febbraio, il tratto del canale nel cuore di Bologna tornerà in funzione, permettendo all’acqua di scorrere nuovamente sotto la Finestrella di via Piella. Questa riattivazione segna un passo importante nella ripresa delle funzionalità del canale.

Proseguimento dei lavori

I lavori non si concluderanno qui: il Consorzio focalizzerà ora le proprie energie sul ripristino della canaletta Ghisiliera, pesantemente danneggiata dall’esondazione del torrente Ravone la sera del 19 ottobre 2024. Ulteriori interventi sono previsti altresì lungo il Canale di Savena, dalla Chiusa di San Ruffillo fino a porta Castiglione.

Importanza per la città

Il Consorzio Canali di Bologna ha espresso un caloroso ringraziamento ai cittadini e alle istituzioni locali per la collaborazione durante i lavori. Questo riconoscimento viene condiviso anche dal sindaco Matteo Lepore e dall’assessore alla sicurezza idraulica della città, Daniele Ara, entrambi sottolineano l’importanza dell’intervento, che non solo ha riparato i danni causati dall’alluvione di ottobre, ma ha anche restituito alla città uno scorcio inedito, scomparso da 70 anni.