Addio Dino Costa, il gigante dei canestri che ha segnato un’epoca nel basket

Bologna saluta una vera icona del basket italiano, Dino Costa, scomparso recentemente. Nato nel 1932, Costa ha ricoperto ruoli fondamentali, contribuendo in modo significativo alla storia del basket bolognese e nazionale.

la carriera di dino costa nel basket

Le radici della carriera di Costa affondano negli anni ’60, quando è stato allenatore del Gira, all’epoca che giocava nella storica Piazza Azzarita. In seguito, assunse il ruolo di direttore sportivo della Virtus, diventando un punto di riferimento per il club e figura imprescindibile per l’avvocato Porelli.

La sua esperienza come tecnico gli permise di importare talenti americani, gestendo con abilità la loro integrazione nel contesto italiano. È stato anche il primo a introdurre Dan Peterson a Bologna, fornendogli direttive cruciali sul funzionamento della Virtus.

il contributo di dino costa al basket italiano

Riconosciuto come allenatore d’eccellenza, Costa ha avuto un ruolo centrale anche come presidente del Comitato Nazionale Allenatori. La sua reputazione era caratterizzata da competenza, lealtà e integrità, guadagnandosi il rispetto di atleti e dirigenti.

Inoltre, ha fatto parte della Comtec, commissione tecnica di controllo, continuando a seguire con dedizione le dinamiche del basket. I suoi suggerimenti erano considerati preziosi, spesi con generosità verso chiunque ne avesse bisogno, tra cui Dan Peterson e Stefano Dall’Ara.

le reazioni alla scomparsa di costa

Il presidente della Federazione Italiana Pallacanestro (Fip), Giovanni Petrucci, ha espresso il suo profondo dispiacere, rappresentando i sentimenti di cordoglio di Cna e Fip. Considerato un “gigante dei canestri”, Costa lascia un vuoto incolmabile nel mondo del basket, lasciando alla moglie Mirella e al figlio Michele il suo lascito di passione e dedizione per il gioco.