Gabriele Vacis e Eschilo: Scopri il Fascino di un Amore Inquietante per la Guerra

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uno sguardo sulla guerra attraverso il teatro

L’opera Sette a Tebe, diretta dal rinomato regista Gabriele Vacis, esplora la tematica complessa della guerra e del suo terribile fascino. Utilizzando spunti dall’antica Grecia e dal lavoro di Eschilo in Sette contro Tebe, lo spettacolo viene presentato questa sera alle 21 presso il Teatro Duse. La compagnia PoEM – Potenziali Evocati Multimediali, formata da diplomati del Teatro Stabile di Torino, offre un’interpretazione incisiva e moderna di questi antichi dilemmi.

l’opera e i suoi significati

un dialogo tra passato e presente

Il titolo Questo orribile amore per la guerra trae ispirazione dall’opera di James Hillman e solleva interrogativi fondamentali: “Se tutti comprendiamo la follia della guerra, perché essa continua a manifestarsi?” Gabriele Vacis evidenzia la dualità del comportamento umano, mettendo in luce le stupidità e i fascini oscuri che alimentano i conflitti. La tragedia culmina in un fratricidio tra Eteocle e Polinice, simbolo della devastazione causata dalla guerra, che si ripresenta anche nei conflitti moderni, come quello tra Ucraina e Russia.

una testimonianza personale

Durante lo spettacolo, una ragazza del coro testimonia le esperienze di conflitto, citando la propria nonna e laceranti divisioni familiari durante la Seconda Guerra Mondiale. Questo porta a riflessioni sul valore della pace e sull’impatto della guerra tra popoli, anche tra coloro che condividono legami di sangue.

il messaggio di speranza

la voce della nuova generazione

Lo spettacolo non si limita a riprodurre la guerra, ma si propone di raccontarla attraverso gli occhi della gioventù, opponendosi alla glorificazione del conflitto. Le testimonianze giovani sono cruciali: “Non abbiamo mai vissuto la guerra”, affermano i ragazzi, invitando alla riflessione sull’importanza della pace, conquistata grazie ai sacrifici del passato e alla cooperazione nell’Unione Europea.

una conclusione provocatoria

Vacis conclude con l’auspicio che la consapevolezza di questa nuova generazione possa portare a una profonda riflessione: abbandonare l’idea romantica della guerra in favore di un dialogo costruttivo e di una cultura di pace.

personalità coinvolte nella produzione

  • Gabriele Vacis – Regista
  • James Hillman – Autore del libro ispiratore
  • Eschilo – Tragediografo
  • Roberto Tarasco – Scenografo
  • Walter Mramor – Direttore di produzione
  • PoEM – Potenziali Evocati Multimediali – Compagnia teatrale