Palazzi imbrattati a Bologna: l’assessore Borsari spiega perché non è possibile ripulire ogni muro

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strategia per la lotta al vandalismo grafico

Il problema del vandalismo grafico rappresenta una sfida significativa per la città, e la gestione di questa questione è affidata all’assessore Simone Borsari, il quale ha spiegato i dettagli operativi e gli accordi in atto. La lotta al vandalismo richiede l’adozione di un approccio strategico e collaborativo, che coinvolge sia il Comune che i privati.

interventi del comune

Il Comune può intervenire solo in specifiche circostanze, come nel caso di scritte ingiuriose, rispettando i vincoli imposti dalla Soprintendenza. Si enfatizza il fatto che non è possibile agire su ogni superficie della città.

accordi con privati

Numerosi accordi sono stati stabiliti per la rimozione del vandalismo grafico. Il più recente è stato siglato nel 2023 con la ditta Leonardo, nell’ambito di un accordo quadro annuale. Questi interventi vengono selezionati annualmente in base a zone particolarmente colpite.

finanziamento delle operazioni

Le risorse per questi interventi provengono dal bilancio comunale, alimentato anche dalla tassa di soggiorno. Si stabilisce che i privati sono responsabili per il decoro dei propri beni, ma il Comune promuove la pulizia di aree specifiche per dare un segnale forte di impegno verso la cura della città.

iniziative di collaborazione

Oltre agli accordi per la rimozione dei graffiti, sono attive anche forme di collaborazione con diverse associazioni e comitati. Questi gruppi cittadini si sono mobilitati per la manutenzione e il decoro di specifiche aree.

esempi di patti di collaborazione

Vi sono diversi comitati e associazioni partecipanti a queste iniziative, tra cui:

  • Lions, per la cura di via Galliera
  • Comitato per le vie Polese e San Carlo
  • No Tag Saragozza
  • Cna pensionati, per la cura di via Irnerio

protocolli d’intesa

Ulteriori strumenti includono protocolli d’intesa con associazioni di proprietari come Aspi e Confabitare, i quali stabiliscono misure di incentivo per la pulizia delle proprietà private.

impegno dell’amministrazione

Il Comune si attiva attraverso comunicazioni formali e invita i proprietari a intraprendere azioni di pulizia. Qualora non vi sia una risposta entro 30 giorni, il Comune può procedere con interventi sui beni privati.

La chiave per il successo di queste iniziative risiede nella condivisione delle responsabilità tra pubblico e privato, sottolineando l’importanza di prendersi cura degli spazi urbani.