Infermiere indagato per morti in corsia: scoperte choc sugli incarichi in città
inchiesta per omicidio a bologna e toscana
L’indagine condotta dalla Procura di Ferrara coinvolge un infermiere del Mazzolani Vandini di Argenta (Fe), accusato di omicidio. L’uomo, già sospeso dal lavoro, dovrà affrontare l’accusa di aver causato la morte di due pazienti anziani e di maltrattamenti. Tra i possibili soggetti offesi figurano circa quaranta pazienti ricoverati nel reparto di Lungodegenza post-acuzie geriatrica riabilitativa.
utilizzo di sostanze sedative
Il fulcro dell’indagine riguarda il farmaco Midazolam, una benzodiazepina utilizzata come sedativo in ambito ospedaliero, la cui somministrazione è consentita solo previa prescrizione e monitoraggio da parte di un medico. Le forze dell’ordine sospettano che l’infermiere possa aver somministrato il farmaco in modo improprio e senza adeguata prescrizione.
verifiche sulla formazione professionale
Le indagini si estendono anche alle qualifiche professionali dell’infermiere, in particolare sulla laurea in Scienze farmaceutiche conseguita in Romania. Questa verifica è stata avviata per chiarire le motivazioni che hanno portato all’ottenimento del titolo di studio all’estero.
precedenti lavorativi e accertamenti in corso
Una parte dell’inchiesta ha riguardato i due precedenti incarichi ricoperti dall’infermiere come operatore socio-sanitario, uno in Toscana e uno a Bologna. Attualmente, non emergono elementi sospetti, ma le indagini sono solo all’inizio. Si attende il risultato delle consulenze medico-legali e tossicologiche richieste dal pm relative alle due vittime (la 90enne Floriana Veronesi e l’83enne Antonio Rivola) e ai pazienti assistiti dall’indagato, che sono stati sottoposti ad analisi dei capelli in cerca di tracce del farmaco o di sostanze correlate. Inoltre, il pm ha richiesto anche accertamenti sul cellulare dell’infermiere.