Strage Cavallini: la Procura generale chiede il divieto di semilibertà

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Gilberto Cavallini ha ricevuto la conferma della propria condanna all’ergastolo per la strage avvenuta alla stazione di Bologna il 2 agosto 1980. Questa decisione è stata stabilita dalla Cassazione mercoledì scorso, portando ora la Procura generale di Bologna a richiedere un inasprimento del regime detentivo nei suoi confronti.

richiesta di inasprimento del regime detentivo

La Procura ha evidenziato come la condanna definitiva per un reato tanto grave richieda un riesame delle condizioni attuali di detenzione. Attualmente, Cavallini si trova in regime di semilibertà, una situazione che potrebbe cambiare in seguito alla decisione del magistrato di Sorveglianza di Spoleto. Questo giudice dovrà ora deliberare sulla richiesta della Procura, attesa nei prossimi giorni.

la situazione attuale di gilberto cavallini

Settantaquattrenne, Cavallini è in carcere dal 1983 e, dal 2017, usufruisce di una forma di libertà parziale. Le sue condanne precedenti, aventi a che fare con reati gravi come omicidi e attentati terroristici, non avevano Influito su questo regime. La Procura sostiene che il tipo di reato per il quale è stato recentemente condannato non possa essere considerato compatibile con le condizioni di semilibertà.

inapplicabilità della semilibertà per reati gravi

È importante sottolineare che, per legge, coloro che sono stati condannati per reati legati a terrorismo o eversione non possono beneficiare di misure alternative alla detenzione. Ciò complica ulteriormente la posizione di Cavallini, costringendo il magistrato a compiere una valutazione rigorosa del suo caso.

il futuro di cavallini e le considerazioni della difesa

La difesa di Cavallini, rappresentata dall’avvocato Gabriele Bordoni, si augura che il giudice di Sorveglianza assuma una decisione equa, tenendo conto della lunga detenzione e dei comportamenti mantenuti dal suo assistito nel corso degli anni. La richiesta della Procura appare coerente, ma si spera che venga valutato anche il contesto delle azioni passate, risalenti a 45 anni fa.

il contesto della strage di bologna

Cavallini risulta coinvolto in uno degli atti terroristici più gravi della storia italiana, responsabile della strage che ha provocato 85 vittime e oltre 200 feriti. Insieme ad altri membri dei Nar, tra cui Francesca Mambro, Giusva Fioravanti e Luigi Ciavardini, è stato condannato, riconosciuto come uno dei principali responsabili. Si attende anche il destino di Paolo Bellini, ex esponente di Avanguardia Nazionale, attualmente sotto giudizio per la stessa vicenda.