Sicurezza della Torre Garisenda: La Trevi di Cesena alla Riscossa

È stato ufficializzato che il Gruppo Trevi di Cesena sarà responsabile della messa in sicurezza della torre della Garisenda a Bologna. Questa decisione da parte del Comune è stata determinata dalla necessità di preservare uno dei monumenti più iconici della città, comparabile alla più nota Torre degli Asinelli. La Garisenda è attualmente considerata a rischio crollo a seguito di un’allerta scattata nel ottobre 2023, quando il comitato tecnico-scientifico ha evidenziato movimenti strutturali anomali.

Il rendering dei tralicci progettati per la Garisenda mostra una struttura che si ergerebbe fino a 18 metri da terra, utilizzando tecnologie già impiegate per il sostegno della Torre di Pisa. La Soprintendente Francesca Tomba ha presentato una richiesta per finanziamenti di 5 milioni di euro al ministero della Cultura il 3 ottobre 2023 per avviare la necessaria manutenzione dell’edificio storico.

Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, è stato messo al corrente del pericolo dalla stessa Tomba e da Lucia Borgonzoni, sottosegretaria alla Cultura, il 10 ottobre. I verbali del comitato tecnico-scientifico, datati 24 luglio e 26 settembre 2023, confermano che già durante l’estate era noto il bisogno di interventi sulla Garisenda.

Nella dicembre 2024, la Soprintendenza ha approvato il progetto di fattibilità per la messa in sicurezza della torre, prevedendo l’inizio dei lavori nel 2026. I tralicci impiegati saranno simili a quelli utilizzati per la protezione della Torre di Pisa.

Cosa comporteranno le operazioni del Gruppo Trevi? La divisione Soilmec del gruppo sarà incaricata del trasporto eccezionale dei tralicci da Pisa a Bologna, nonché della revisione del sistema di sostegno utilizzato per la torre pendente prima della stabilizzazione del terreno. Attualmente, i tralicci si trovano a Pisa, in piazza dei Miracoli.

La giunta bolognese ha acquisito il sistema in comodato d’uso gratuito dall’Opera della Primaziale Pisana con un accordo valido per nove anni. Nel contratto è prevista la possibilità di restituzione anticipata qualora venga meno la necessità d’uso. I tralicci includono due grandi cavalletti, ancorati con pali sino a 30 metri di profondità. Gli interventi iniziali prevedono di elevare i tralicci per adattarli alle necessità statiche della Garisenda, con azioni di tiraggio ‘soft’ per stabilizzare la struttura.

L’intervento mira a mantenere il baricentro della torre, e includerà l’installazione di uno ‘scudo’ protettivo per consentire movimenti fisiologici senza compromettere la stabilità dell’edificio.