Caserma chiusa: la sinistra risponde troppo tardi alle sfide del territorio
Fratelli d’Italia interviene sulla questione della caserma di Portonovo a Medicina, portando alla luce le posizioni di diversi esponenti del partito. Marta Evangelisti, Nicolas Vacchi e Caterina Cerri fanno riferimento a decisioni già assunte nel passato riguardo al possibile accorpamento della caserma.
storico dell’accorpamento
Secondo i rappresentanti di FdI, la proposta di accorpamento risale al 2014, durante il Governo Monti, e fu sostenuta da tutta la sinistra e approvata dal Prefetto dell’epoca. Nel 2020, il Ministero degli Interni, sotto la direzione del Ministro Lamorgese, ha deliberato, in un tavolo interforze, per procedere con la rimodulazione dei presidi di sicurezza, dando il via alla proposta di ‘schemi generali di ripianificazione’ che prevedeva appunto l’accorpamento della caserma.
posizioni politiche attuali
Il comunicato sottolinea che il Ministero della Difesa sta ora attuando una decisione che era già stata definita in precedenza. Inoltre, viene messo in evidenza come altri presidi provinciali siano stati già organizzati in funzione di tale soppressione. Non emergono elementi che attestino una contrarietà da parte del sindaco di Medicina, appartenente alla sinistra, a questa disposizione nemmeno in passato.
critiche verso l’amministrazione locale
Il sindaco della Città Metropolitana di Bologna, Matteo Lepore, sempre di sinistra, non avrebbe mai manifestato opposizione su tale tema durante le riunioni relative alla sicurezza. Inoltre, viene criticata l’atteggiamento di Montanari, che ha annunciato supporto per la petizione dei residenti, dopo un lungo silenzio come sindaco e precedentemente come assessore. Risalta quindi la complessità di garantire un presidio territoriale, a fronte di una pianificazione da parte di governi precedenti, tutti di orientamento sinistro.
prospettive future
Fratelli d’Italia si riserva di approfondire ulteriormente la situazione per valutare la possibilità di opporsi a una chiusura che appare ormai in fase avanzata. Si prevede, pertanto, di valutare atti ispettivi appropriati da presentare nelle sedi competenti.