Seggiovia: il secondo ricorso respinto, quali saranno le prossime mosse?
sentenza contro il ricorso per la seggiovia Polla-Scaffaiolo
Il recente rinvio del ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) ha confermato la prosecuzione dell’iter per la costruzione della nuova seggiovia Polla-Scaffaiolo situata al Corno alle Scale. In precedenza, il TAR aveva già respinto un’apposita opposizione avanzata dal comitato ‘Un altro Appennino è possibile’, pronunciandosi a favore della Regione e del Comune di Lizzano in Belvedere, i quali intendono realizzare il nuovo impianto. Lo stesso esito è occorso per il ricorso della ditta Leitner, la quale contestava l’affidamento dei lavori alla Ccm Finotello.
dettagli della sentenza
La decisione dei giudici amministrativi, pubblicata il 4 dicembre, ha concluso che non sussistono elementi validi per accogliere l’opposizione da parte di Leitner, un’importante azienda nel settore degli impianti a fune. La Ccm Finotello aveva vinto la gara per l’appalto, che era andata deserta in precedenza nel 2023, aggiudicandosi così la progettazione e l’esecuzione della nuova seggiovia quadriposto ad ammorsamento fisso Polla-Lago Scaffaiolo. Questa sostituisce la seggiovia quadriposto Direttissima e la sciovia Cupolino ed è stata assegnata mediante il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.
il ricorso di leitner
In una dichiarazione, i membri del comitato contrario al progetto avevano espresso la speranza che il ricorso di Leitner potesse ritardare l’avvio dei lavori e sollecitare un ripensamento da parte delle autorità locali. Il TAR ha negato il ricorso, imponendo a Leitner il pagamento di 3.000 euro più spese al Comune di Lizzano, all’Unione dei Comuni dell’Appennino e a Ccm Finotello.
risultati della gara di appalto
La gara per la progettazione e costruzione della nuova seggiovia partiva da un importo di sei milioni e 920.000 euro, a cui la Ccm ha risposto con un’offerta di quattro milioni e 808.000 euro. Nonostante il tentativo di Leitner di annullare vari atti di gara e contratti, contestando l’insufficienza della proposta vincitrice e altri aspetti tecnici, il TAR ha stabilito che non vi erano errori evidenti da parte della ditta vincitrice o della commissione giudicatrice. Al momento, non risulta alcun appello presentato al Consiglio di Stato da parte di Leitner, contrariamente a quanto avvenuto per il ricorso degli ambientalisti.