Picco dell’Influenza 2024 a Bologna: Cosa Aspettarsi a Gennaio
La situazione influenzale a Bologna sta mostrando segnali di diffusione già dal mese di dicembre, con elevate aspettative per i prossimi giorni. L’approssimarsi delle festività natalizie sembra garantire un passaggio relativamente tranquillo, secondo le previsioni del Dipartimento di Salute Pubblica dell’AUSL.
analisi dell’andamento influenzale
Il virus influenzale in circolazione è per lo più di tipo A, già noto da anni. Paolo Pandolfi, direttore del Dipartimento di Salute Pubblica, ha confermato che viene somministrato un vaccino quadrivalente, composto da due ceppi di virus di tipo A e due di tipo B. Si prevede che, nel prossimo anno, verrà introdotto un vaccino trivalente con due ceppi A e uno B, poiché alcuni ceppi tendono a scomparire nel corso delle stagioni. Attualmente, i livelli di contagio si attestano su circa nove casi ogni mille bolognesi, un miglioramento rispetto ai quasi dodici della scorsa stagione.
previsioni epidemiologiche
Le stime indicano un potenziale picco di ammalati concentrato nella fine dell’anno e nei primi giorni di gennaio. Secondo Pandolfi, l’impatto dovrebbe essere di entità minore: “L’anno scorso il picco era di 25 ammalati su mille, quest’anno ci si aspetta di assestarsi su dieci casi ogni mille.” Questa valutazione, comunque, non è definitiva, poiché potrebbero verificarsi picchi inattesi durante il periodo invernale.
popolazione a rischio e vaccinazione
Come riportato, i bambini, in particolare quelli dai zero ai quattro anni, risultano essere la fascia di popolazione più colpita, con un’incidenza di circa 14,5 casi su mille. Al contrario, negli anziani l’incidenza è di circa cinque su mille. Pandolfi spiega che i bambini possiedono un sistema immunitario reattivo e, a causa della loro maggiore interazione sociale, la diffusione del virus tra loro avviene con maggiore velocità.
risultati della campagna vaccinale
La campagna di vaccinazione antinfluenzale ha mostrato risultati positivi, con un incremento di oltre 10.000 dosi rispetto all’anno precedente. È emerso un aumento significativo non solo tra gli anziani, ma anche tra i fragili, ovvero gli adulti sotto i 65 anni e i bambini. Quest’anno l’obiettivo della campagna vaccinale è stato rivolto soprattutto verso i fragili e i caregiver. È stato notato un interesse crescente anche tra gli operatori sanitari, contribuendo così alla protezione della comunità.
categorie colpite dalla vaccinazione
- bambini
- adulti fragili
- anziani
- caregiver
- operatori sanitari