Uno Bianca: a Bologna due mostre imperdibili e un sito web per ricordare la storia
Il tema della memoria storico-sociale è di fondamentale importanza per la comprensione degli eventi più bui della nostra società. Un’iniziativa recente mira a preservare e condividere la memoria legata alla tristemente nota banda della Uno Bianca, attraverso un sito dedicato e due mostre significative.
Un progetto per la memoria
A trent’anni dall’arresto dei membri della banda, l’Associazione dei parenti delle vittime, ScriptaBo Aps, l’Associazione delle scrittrici e degli scrittori di Bologna e la Rete Archivi del Presente collaborano per non dimenticare. L’obiettivo è offrirne un racconto sia a chi lo ha vissuto che a chi non ne è a conoscenza. È già disponibile il sito www.unobianca.it, pensato per raccogliere le testimonianze della società civile che hanno attraversato gli anni di terrore. Maurizio Matrone, scrittore ed ex poliziotto, commenta che il portale intende fungere da “chiamata alla memoria”, creando un grande archivio civile di storia pubblica partecipata digitale. Sarà possibile caricare video, audio, testi e foto da consultare online.
Le mostre in programma
Due mostre, che si svolgeranno da fine novembre 2025 a gennaio 2026, saranno allestite rispettivamente all’Archivio di Stato e al Museo Memoriale della Libertà. La prima mostra esporrà eventi criminali utilizzando fonti conservate, valorizzando la memoria storica attraverso documenti originali. Francesca Delneri, vicedirettrice dell’Archivio, evidenzia l’importanza di mantenere viva questa memoria con le indagini digitalizzate grazie al supporto regionale. La seconda esposizione presenterà un’atmosfera emozionale, con proiezioni, installazioni e reperti storici, curata in parte da studenti dell’Accademia delle Belle Arti.
Il ruolo dei familiari delle vittime
L’Archivio ha assunto un’importanza cruciale per i familiari delle vittime. Alberto Capolungo, presidente dell’Associazione, racconta che “è diventato una seconda casa”, evidenziando il bisogno di raccogliere il materiale processuale di altri territori. Questo progetto vuole anche avvicinare i giovani, collaborando con le nuove generazioni per educarli su una storia complessa e dolorosa.
Riconoscimenti e iniziative
Infine, Capolungo ha parlato dell’assegnazione della turrita d’argento a figure come Paolo Bolognesi, Daria Bonfietti e Rosanna Rossi Zecchi, sottolineando che l’assenza dell’opposizione è stata una “disattenzione fastidiosa”. Ciò non ha intaccato il significato del riconoscimento, considerato fondamentale per chi da anni si batte per la verità e giustizia. L’intento rimane quello di mantenere buone relazioni con tutti, perseguendo un obiettivo di onestà e trasparenza.
Persone coinvolte
- Paolo Bolognesi
- Daria Bonfietti
- Rosanna Rossi Zecchi
- Alberto Capolungo
- Maurizio Matrone
- Francesca Delneri