Strategie per il Rilancio del Comunale: Superare le Sfide tra Frenate e Opportunità
Il Teatro Comunale avvia la sua attività per il nuovo anno con un insieme di eventi significativi. Il 12 gennaio avrà inizio la Stagione Sinfonica, sotto la direzione di Donato Renzetti, che prevede una tournée a Hong Kong. La Stagione d’Opera si avvierà il 24 gennaio con ‘La fanciulla del West’, e il 6 febbraio sarà la volta della Stagione di Danza, presentando un repertorio di Aterballetto. Nonostante l’attività sulla scena, nel retroscena si registrano momenti di stallo. Infatti, l’incarico triennale di Oksana Lyniv come direttore musicale si è concluso a dicembre e a marzo terminerà anche quello quinquennale di Fulvio Macciardi, sovrintendente dal 2017.
preoccupazioni per il futuro
In merito alle prospettive, Macciardi evidenzia le difficoltà: “Sono ben 7 i teatri d’opera italiani impegnati in un rinnovo; non percepisco strategie chiare”. Il nuovo Codice dello Spettacolo, che attende approvazione da tempo, è stato nuovamente prorogato al prossimo agosto, mantenendo il sistema attuale. Il Consiglio d’indirizzo di Bologna, il cui mandato scade l’11 marzo, presenterà una terna di candidati al ministro per il successore. La possibilità di una proroga di 45 giorni per il sovrintendente uscente dipende dalla decisione del sindaco. Viene citato il caso di Palermo, dove si sono registrati due mesi di transizione.
novità dell’anno
Fra le attività previste, spicca il ritorno a Pesaro, dove il Rossini Opera Festival avrà due opere e un concerto in agosto, riprendendo i rapporti interrotti nel 2016. Le normative ministeriali hanno cambiato la valutazione della produttività, rendendo le trasferte meno penalizzanti rispetto al passato. Macciardi sottolinea che l’attività estiva a Bologna risulta ostacolata dalla mancanza di pubblico in luglio e dalla carenza di spazi adeguati. La partecipazione al Festival Verdi di Parma continua anch’essa a rappresentare un’importante opportunità.
situazione dei dipendenti e dei premi
Nel 2025 è stato rinnovato, dopo vent’anni, il contratto di lavoro nazionale, con premi e ‘una tantum’ già erogati. La questione dei premi annui, tuttavia, è complessa e legata all’economia del teatro. I premi sono stati concessi unilateralmente nel 2020 e 2021 grazie all’avanzo di bilancio, ma nel corso degli anni successivi aumenti e trasferimenti hanno ostacolato la possibilità di replica. Macciardi ha dichiarato che soluzioni gestionali che reputa lecite sono state bloccate dalla Corte dei Conti, trasformando la situazione in una problematica, portando a restrizioni nella spesa senza coperture di cassa.