Solidarietà e sicurezza: perché è urgente inasprire le pene per chi aggredisce gli agenti di polizia
Riflessioni sulla situazione sociale a Bologna
Bologna è a rischio di diventare un campo di battaglia per le tensioni sociali. È essenziale che la politica vada oltre la mera solidarietà verso le forze dell’ordine e alla comunità ebraica, assumendosi le proprie responsabilità. Marco Lombardo, senatore di Azione, torna a discutere degli “episodi di guerriglia urbana” avvenuti recentemente.
Attacchi alla comunità ebraica
La Sinagoga è stata oggetto di aggressioni, e Daniele De Paz, presidente della comunità ebraica, ha chiesto di rimuovere la bandiera palestinese da Palazzo d’Accursio. Lombardo commenta: “L’assalto in via de’ Gombruti mostra l’obiettivo di intimorire la comunità ebraica di Bologna. Pur non esistendo una connessione diretta tra la bandiera e gli episodi di sabato, si rende necessario che l’amministrazione riveda la sua visione unidirezionale del conflitto in Medio Oriente. È fondamentale condannare il genocidio a Gaza, senza però erroneamente confondere le critiche al governo Netanyahu con il diritto di Israele a proteggersi dal terrorismo”.
Un approccio equilibrato per l’amministrazione
È quindi giusto affermare che il Comune non risulta equidistante? Lombardo sottolinea l’importanza di un approccio più bilanciato, che consideri entrambi i lati del conflitto. “L’amministrazione deve mostrare supporto alle comunità ebraiche anche al di fuori dei momenti critici, per evitare accuse di ipocrisia. Si auspica una distensione in vista della Giornata della Memoria”.
Rapporto tra cittadini e forze dell’ordine
La polizia ha subito attacchi dai manifestanti. Lombardo evidenzia che gli agenti sono spesso provocati, subendo aggressioni e atti violenti da parte di gruppi organizzati. Il Dl Sicurezza, attualmente in discussione, include misure per punire i reati contro le forze dell’ordine, ma contiene anche provvedimenti considerati ideologici, come il divieto per i migranti senza permesso di soggiorno di utilizzare SIM telefoniche. “Occorre anche proporre un codice identificativo per gli agenti in tenuta antisommossa, per garantire trasparenza e proteggere le forze di polizia.”.
Preoccupazioni per l’integrazione
Il questore ha sottolineato la crescente interazione tra giovani di seconde e terze generazioni e gruppi anarchici. Lombardo afferma che le rivendicazioni per una maggiore integrazione degli stranieri rischiano di essere compromesse dalla violenza, che non può mai essere giustificata. Riguardo allo Ius soli, introdotto dal Comune, evidenzia che non sono le misure simboliche a risolvere il problema, bensì la necessità di riformare la legge sulla cittadinanza e di considerare il principio dello Ius scholae.
- Marco Lombardo – Senatore di Azione
- Daniele De Paz – Presidente della comunità ebraica
- Il questore