Scontri a Bologna: il corteo per Ramy tra cariche, incendi e bombe carta

Contenuti dell'articolo

La manifestazione in corso a Bologna, rivolta a sollecitare giustizia per Ramy Elgamal, si è trasformata in un episodio di violenza e disordini. La situazione, già preannunciata a Milano e Torino, ha visto protagonisti una cinquantina di giovani, i quali hanno adottato atteggiamenti aggressivi nei confronti delle forze dell’ordine.

la manifestazione e gli scontri

Il presidio, avvenuto in piazza San Francesco, era stato indetto dagli studenti delle scuole superiori con la partecipazione dei collettivi Cas e Cua. Purtroppo, si è concluso con tumulto, poiché alcuni manifestanti hanno lanciato diversi oggetti contro gli agenti in servizio, sfondando anche un cantiere e rovesciando i tavolini dei bar.

degenerazione della situazione

Una parte dei partecipanti agli scontri appariva visibilmente ubriaca. La tensione è aumentata non appena il corteo ha iniziato a muoversi verso via del Pratello, dove sono stati esplosi petardi e bombe carta contro il commissariato Due Torri San Francesco, e sono seguiti attacchi con bottiglie e sassi contro le forze dell’ordine.

risposta delle forze dell’ordine

Le forze di polizia hanno reagito utilizzando scudi e manganelli. Si sono verificati due episodi di scontro, con i manifestanti che si sono ritirati verso piazza San Francesco, dove si è verificata una carica di alleggerimento. La manifestazione si è poi spostata verso via Sant’Isaia e via De Marchi, lasciando dietro di sé una scia di distruzione, simile a una guerriglia urbana, che contrasta con l’obiettivo iniziale del presidio.

la barricata e il clima di violenza

Successivamente, i manifestanti si sono riuniti all’incrocio tra piazza Malpighi e via Nosadella, erigendo una barricata con cassonetti dei rifiuti, uno dei quali è stato incendiato. L’episodio ha assunto toni che richiamano alle violenze riscontrabili in certe aree delle banlieue francesi, evidenziando un clima di violenza ingiustificata.