L’Emilia Bologna e l’impatto della Trump Economy: come affrontare l’immobilismo dell’UE per evitare l’implosione economica

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Situazione economica in Europa

Il contesto attuale in Europa si presenta come un quadro stagnante, privo di una strategia definita. Secondo Valter Caiumi, presidente di Confindustria Emilia, il futuro del continente è incerto, soprattutto a causa delle conseguenze delle politiche commerciali imposte dagli Stati Uniti. Le preoccupazioni sono elevate per quanto riguarda il prodotto interno lordo (Pil) e gli investimenti, particolarmente per l’Italia e per la regione Emilia.

Critiche all’Unione Europea

Il presidente Caiumi ha espresso forti riserve sull’operato dell’Unione Europea. Nonostante ci siano segnali di positività, come l’esperienza al Bau di Monaco, rimane una sensazione prevalente di immobilismo. Le imprese dell’Emilia, rinomate a livello internazionale, sono penalizzate da una mancanza di visione strategica dell’Unione. I continui regimi di regolamentazione, secondo Caiumi, ostacolano lo sviluppo futuro.

Regolamenti e normative

Caiumi ha menzionato in particolare le problematiche legate al packaging e alle transizioni nel settore automobilistico verso l’elettrico. Ha sottolineato che molte discussioni interne nella UE causano ritardi, dall’applicazione inefficace del riuso e del riciclo, fino al controverso divieto di vendere motori endotermici a partire dal 2035. Le difficoltà si amplificano ulteriormente con la rimozione della deducibilità fiscale per le auto con motori tradizionali.

Impatto sulle imprese

Le aziende nello spazio europeo sono chiamate a produrre innovazioni per conformarsi alle regole, ma tali sforzi risultano spesso vani di fronte a politiche più favorevoli attuate in altre parti del mondo. Risultato: mentre altre nazioni adottano misure di espansione, l’Europa vive un momento di crisi.

Payback sanitario

Una questione di fondamentale importanza è rappresentata dal payback sanitario, una misura che obbliga le aziende a restituire parte del fatturato. Ciò rappresenta una seria minaccia per settori strategici come quello biomedicale, creando una pressione insostenibile e ostacolando gli investimenti necessari.

Prospettive locali e pressioni occupazionali

Esaminando il territorio emiliano, è possibile notare alcune filiere che mantengono una certa stabilità, come quelle legate al packaging e al settore farmaceutico. I settori tessile, ceramico e automobilistico mostrano segni di debolezza, portando circa 250 aziende a utilizzare la cassa integrazione, interessando circa 30.000 dipendenti. Un aumento della cassa integrazione comporta inevitabilmente una diminuzione del Pil.

Infrastrutture e sviluppo aeroportuale

Il presidente Caiumi ha manifestato preoccupazioni riguardo al progetto del Passante autostradale di Bologna, esprimendo disappunto per i ritardi accumulati. In merito all’aeroporto di Bologna, ha ribadito che vi è bisogno di una gestione più attenta per garantire uno sviluppo efficace, sottolineando l’importanza di mantenere la centralità del Marconi rispetto ad altri scali regionali, che dovrebbero svolgere funzioni secondarie.

Situazione all’interno di Ance Emilia

Infine, Caiumi ha commentato le tensioni interne ad Ance Emilia in relazione al progetto della torre del Tecnopolo di Bologna, sottolineando la mancanza di un parere definito nell’ambito del Consiglio di presidenza.