La Storia di Esprit Nouveau: La Casa della Performance dagli Anni Novanta

Bologna, 27 gennaio 2025 – Il progetto Esprit Nouveau, con la sua caratteristica struttura simile a una scatola bianca dotata di una parte circolare, si erge nel verde di piazza Costituzione. Questa creazione, appartenente al celebre architetto Le Corbusier e realizzata nel 1925, è stata riprodotta a Bologna nel 1977 da un team di architetti guidati da Gresleri. Negli ultimi anni, la struttura ha accolto un crescente interesse, specialmente in occasione dell’Arte Fiera, che si svolgerà quest’anno dal 7 al 9 febbraio.

Riconosciuta come una delle principali location artistiche e performative, Esprit Nouveau ha una storia avvincente risalente agli anni Novanta. Durante quel periodo, il gruppo teatrale Orchestra Stolpnik si è fatto notare per le sue performance originali, ispirate dalla ricerca di spazi dimenticati e in disuso. Fondato nel 1995 da Boris Bakal, Pina Siotto e Dalia Zipoli, questo collettivo ha saputo rappresentare una ventata di creatività, sciogliendosi nei primi anni del Duemila.

Le azioni di questo gruppo, che si distingue per la sua forte carica civile e sociale, hanno visto Esprit Nouveau come una delle loro tappe principali. La struttura, che versava in uno stato di grave abbandono, è stata curata dal trio, simbolo di un profondo rispetto per le periferie e la loro storia.

Ritorno alla performance

In occasione di Arte Fiera, Esprit Nouveau tornerà al centro della scena grazie al progetto di Adelaide Cioni per Fondazione Furla. A parlare della storia di questa location è Pina Siotto, chef di fama e una delle ex protagoniste dell’Orchestra Stolpnik, catturata in alcuni scatti dal fotografo Guido Guidi, al quale il MAMbo ha dedicato recentemente una mostra.

Il progetto iniziale

“Orchestra Stolpnik – racconta Pina Siotto – è nata dall’idea di realizzare spettacoli in spazi non convenzionali, seguendo un percorso alternativo rispetto alle compagnie tradizionali che cercavano spazi stabili per le loro performance”.

La prima iniziativa, intitolata B.E.N.E. o lo specchio della differenza, un tributo a Carmelo Bene, si proponeva di esplorare le interazioni umane, valutando come ciascuna relazione potesse presentare significati diversi. Il debutto avvenne negli uffici dell’ex Manifattura Tabacchi, per espandersi in vari luoghi, come il torrente di via Piella e Esprit Nouveau, dove fu installato un telescopio rivolto verso le torri di Kenzo Tange e uno specchio che rifletteva le colline, creando un gioco visivo sorprendente.

Ospiti del podcast

  • Pina Siotto

Le attività dell’Orchestra Stolpnik, fino al 1998, hanno segnato un periodo significativo, poiché dal 1999 al 2000 la palazzina ha ospitato il primo festival di arte urbana concepito dal gruppo. Questo evento ha cementato la posizione di Esprit Nouveau come un punto di riferimento per la cultura bolognese e oltre.