Iscrizioni Universitarie: Crescita degli Studenti Stranieri all’Unibo e Calo dei Fuorisede

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Il sistema universitario italiano sta dimostrando un’evidente crescita, con l’Alma Mater Studiorum che si distingue per il suo appeal internazionale. I recenti dati relativi alle immatricolazioni offrono uno spaccato significativo della situazione attuale, evidenziando trend interessanti e criticità da affrontare.

crescita delle immatricolazioni

Secondo il rettore Giovanni Molari, le immatricolazioni per l’anno accademico 2024-2025 sono aumentate, raggiungendo un totale di 26.748 nuovi iscritti, con un incremento del 3% rispetto all’anno precedente. Questo trend positivo è particolarmente marcato tra gli studenti provenienti dall’estero, con un aumento del 23%, in particolare da:

  • Cina (+27%)
  • Pakistan (+172%)
  • Belgio (+253%)
  • Spagna (+143%)
  • Romania (+24%)

situazione degli studenti locali

Nonostante il successo con gli studenti internazionali, si registra un calo dell’8% degli iscritti provenienti dal Sud Italia. Gli studenti da Bologna e dall’Emilia-Romagna mostrano un aumento significativo. Il rettore Molari ha quindi identificato come prioritaria la questione degli alloggi, confermando che sono stati fatti progressi nell’incrementare i posti disponibili, con 116 nuovi posti letto gestiti da Ergo, per un totale di oltre 2.300.

nuove strutture e campus

In programma ci sono nuovi studentati a Ravenna, Forlì, e Bologna, per garantire supporto agli studenti aumentati. Le immatricolazioni negli altri campus indicano una crescita a Bologna (+3%) e in altre città della regione, mentre i corsi di laurea magistrale vedono un incremento del 7,8%.

gestione del precariato e contratto di ricerca

Il rettore ha affrontato anche la delicata questione del precariato tra i ricercatori, suggerendo che è necessario trovare soluzioni efficaci. Con 170 posti da ricercatori recentemente messi a bando, emerge la volontà di procedere senza interruzioni nel reclutamento. Fonti del Ministero dell’Università ribadiscono l’impegno del governo nel promuovere la piena attuazione del contratto di ricerca, insieme a risposte adeguate alle esigenze di alta formazione.