Il comitato del Navile si oppone al parcheggio: allagamenti e tram, ecco perché non si deve fare
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monitoraggio del canale navile
Ripristinare la sicurezza e mantenere la salute del corso d’acqua rappresentano due obiettivi cruciali per il comitato ‘Salviamo il canale Navile’. Tra le istanze presentate al Comune, c’è la richiesta di istituire un tavolo di consultazione permanente, dedicato all’analisi e alla gestione delle problematiche del canale. Nel contesto di incontri recenti, l’11 dicembre ha visto riuniti Comune e comitato per discutere dei problemi derivanti dall’alluvione, comprese le necessità di pulizia del Pelago. Mauro Trigari, rappresentante del comitato, ha evidenziato quanto sia indispensabile un piano di monitoraggio continuo per informare correttamente i cittadini.
problematiche del parcheggio al capolinea nord
Un’altra questione sollevata riguarda il futuro parcheggio scambiatore del tram, situato nei pressi della stazione ferroviaria di Corticella in via Shakespeare. Trigari ha messo in luce le difficoltà derivate dalla costruzione di un parcheggio a tre piani con 300 posti, enfatizzando il rischio legato alla sua localizzazione su un’area fluviale. Nel Pug (Piano urbanistico generale), infatti, quest’area è definita come ‘alluvionale da de-sigillare’, il che implica che non dovrebbero esserci costruzioni in tali zone. Inoltre, il parere positivo della Bonifica Renana, richiesto per il progetto, risulta obsoleto in seguito agli eventi alluvionali recenti.
proposta alternativa del comitato
Per il comitato, la costruzione di questa struttura risulta inadeguata. Trigari ha suggerito di considerare un’alternativa: l’idea di realizzare il parcheggio nell’area dell’ex Vetrosilex, per evitare il sovraccarico di traffico nel sottopasso di Primo Maggio di Castel Maggiore, che già presenta problemi di allagamento in caso di piogge. Tale proposta dovrebbe essere approfondita e discussa pubblicamente per trovare soluzioni efficaci.
visite e interventi da parte delle istituzioni
Recentemente, in zona Navile, si è tenuto un sopralluogo da parte di importanti rappresentanti istituzionali. Michele de Pascale, presidente regionale, insieme a Manuela Rontini e Luca Vignoli, hanno verificato la situazione locale. L’emergenza ha portato alla pianificazione di un nuovo intervento di consolidamento ai lati del canale, utile anche per la riapertura della pista ciclo-pedonale. Le autorità hanno espresso la loro vicinanza alla comunità, con un particolare focus sulle difficoltà che affrontano i ristoratori e le aziende della zona.
criticità strutturali e proposte future
È stata riconosciuta la criticità strutturale presente nel nodo idraulico del Navile, con un’attenzione particolare alle casse di espansione progettate subito a valle dell’abitato. Per accelerare le operazioni, le autorità stanno collaborando con il commissario Curcio per valutare soluzioni che migliorino la capacità idraulica dell’area evitando di trascurare le esigenze dei residenti.
preoccupazioni dei cittadini
In ambito locale, preoccupazioni persistono per la famiglia Branchini, che, a seguito dell’alluvione, ha visto la propria abitazione nell’ex centrale idroelettrica danneggiata gravemente. Nonostante le promesse di assistenza, la famiglia sottolinea la necessità di non essere dimenticati né trascurati per il futuro. Si attende anche un incontro del Comune in zona Arcoveggio, ma il comitato ‘Salviamo il Navile’ non è stato informato al riguardo.