David Lynch a Bologna: Scopri le Immagini inedite al Mast e i Restaurati Capolavori

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la storica visita di david lynch a bologna

Il 30 settembre 2014 rimane una data indelebile nelle memorie culturali di Bologna, segnata dall’arrivo di David Lynch per un’esclusiva lezione riservata a 150 studenti del Dams. Il regista, scomparso recententemente a pochi giorni dal suo 79° compleanno, ha lasciato un’impronta profonda in chi potè assistere a quell’evento, mentre altri rimpiangono l’opportunità mancata. Nel 2011, il concerto della sua musa, Julee Cruise, che ha dato voce a capolavori come Velluto Blu e Twin Peaks, ha parzialmente colmato questa lacuna, prima della sua morte nel 2022.

l’effetto lynch sulla città

Nei giorni precedenti al suo arrivo, la comunità cinefila e musicale cittadina si mobilitò con grande fervore nella ricerca di accrediti per accedere al Mast, dove si sarebbe svolto l’incontro, che cadeva in concomitanza con la mostra The Factory Photographs. Questo contesto ha reso l’evento ancora più significativo.

l’esposizione di opere

Il 17 settembre dello stesso anno, si era inaugurata una mostra cult dedicata a Lynch, presentando oltre cento fotografie in bianco e nero, scattate tra il 1980 e il 2000 in diverse località, tra cui Berlino, Polonia, Inghilterra, New York City, New Jersey e Los Angeles. Queste immagini documentano la sua fascinazione per il mondo delle fabbriche, elementi ricorrenti nel suo lavoro.

l’evento del 30 settembre

Durante la sua presenza, Lynch ha presentato Elephant Man, la seconda pellicola della sua carriera restaurata da L’immagine ritrovata. Questo film è diventato un classico, spesso proiettato dalla Cineteca bolognese insieme a Eraserhead, una pellicola che ha sempre trovato spazio in rassegne dedicate in città.

le parole di lynch

Quando finalmente si è presentato davanti agli studenti, Lynch ha parlato solo per pochi minuti, rivelando la sua avversione a presentare i propri film. Le sue prime parole dopo l’applauso sono state: “Non sono abituato a presentare i miei film”.

testimonianze dal mondo del cinema

Gian Luca Farinelli, direttore della Cineteca, ha ricordato quel giorno come un evento inaspettato, colpito dalla timidezza e dalla sensibilità di Lynch, che appariva sempre come un esordiente, pur essendo un artista consolidato. Farinelli ha anche menzionato un’intervista a Lynch, effettuata da Pierre-Henry Gibert, durante la quale il regista, infastidito da alcune domande, stava per abbandonare l’incontro.