Città 30: Ultimi Giorni per il Referendum e il Ricorso di FdI al Consiglio di Stato
referendum contro la città 30
Si avvicina la scadenza per la raccolta delle firme necessarie a indire un referendum contro la Città 30. L’ultimo giorno utile per raccogliere i consensi è fissato per domani, in quanto lunedì pomeriggio le sottoscrizioni verranno presentate ufficialmente. Nella mattinata di domani, i partiti del centrodestra si riuniranno per verificare i risultati della raccolta firme. Raggiungere il numero necessario di 9.000 firme appare complesso, ma il Fratelli d’Italia non demorde e sta mobilitando i cittadini contrari ai nuovi limiti di velocità con banchetti allestiti in diverse zone della città.
atti legali e ricorsi
Parallelamente all’iniziativa referendaria, il partito sta procedendo anche su fronti legali. Dopo il rifiuto del ricorso presentato da due tassisti presso il Tar, che mirava a contrastare la Città 30, i dirigenti di Fratelli d’Italia hanno deciso di proseguire con un nuovo ricorso presso il Consiglio di Stato. Questo intervento intende sovvertire la sentenza precedente, che ha ritenuto non configurabile una lesione al diritto di circolazione. Secondo i giudici amministrativi, non sono stati evidenziati chiari danni economici per la categoria dei tassisti a causa della Città 30.
L’iniziativa è stata sostenuta anche dall’allora consigliera comunale di FdI, oggi eurodeputato, Stefano Cavedagna. Nonostante l’approvazione della richiesta fosse stata considerata inammissibile, Cavedagna ha deciso di continuare la battaglia legale, conferendo un mandato a un avvocato per appellarsi contro la sentenza del 11 novembre 2024 del Tar.
obiettivi e posizioni politiche
Nel comunicato di Cavedagna, traspare l’intento di fermare quella che definisce una scelta ideologica. L’eurodeputato ha affermato: “Desideriamo contrastare questa decisione attraverso tutti i mezzi a nostra disposizione. Fratelli d’Italia è impegnata in raccolte firme, proteste, il referendum e il ricorso al Tar, che lunedì notificheremo al Consiglio di Stato”.
In risposta ai dati positivi presentati dall’amministrazione riguardanti la diminuzione degli incidenti e l’assenza di pedoni deceduti, Cavedagna ha ribadito che “la Città 30 voluta dalla sinistra non sta portando risultati e provoca danni ai bolognesi, costretti a rischiare multe per eccesso di velocità a 36 chilometri orari e affrontando continui ritardi”. Ha enfatizzato come queste problematiche influenzino negativamente i cittadini e chi lavora, danneggiando così le loro attività.
critiche all’attuale proposta di viabilità
Cavedagna ha puntato il dito su ciò che considera un aspetto critico della Città 30, ossia l’applicazione generale dei limiti di velocità su quasi tutte le strade. Egli sostiene che sarebbe stato più efficace istituire una riduzione di velocità selettiva, limitata solo a vie con particolari condizioni di rischio o residenziali.
- Stefano Cavedagna (FdI)