Chiudere i Rubinetti del Silenzio: La Necessità di Punire Chi Non Parla
commemorazione in onore delle vittime
Durante la cerimonia che si è tenuta presso la chiesa di Santa Caterina, Anna Maria Stefanini ha lasciato l’edificio accompagnata dal cardinale Matteo Zuppi. Al termine della messa, è stata espressa una profonda gratitudine verso i partecipanti, evidenziando la presenza numerosa di persone, “tante anche quest’anno”. La signora Stefanini ha condiviso il suo infinito dolore, affermando: “Sono passati tanti anni, ma per me è sempre uguale, c’è tanto dolore. Erano tre ragazzi giovanissimi, non se lo meritavano”. Ha successivamente invitato tutti a continuare a ricordarli, anche dopo la sua dipartita.
la ricerca della verità
La signora Stefanini ha espresso la sua necessità di ottenere “la vera verità”, sottolineando che la Uno Bianca non riguarda solo i Savi. “Questi ragazzi avevano 64 anni in tre: non possono essere dimenticati”, ha dichiarato, enfatizzando il suo desiderio di giustizia. In vista della nuova inchiesta in corso, ha manifestato la speranza che la verità emerga, per evitare che questa drammatica vicenda diventi solo un mistero. “Qui non sono tre i carabinieri morti, ma cinque”, ha aggiunto, includendo i nomi di Cataldo Stasi e Umberto Erriu. “Adesso che non ci sono più le loro mamme, mi sento la mamma di tutti”, ha continuato, esprimendo la sua connessione emotiva con le famiglie delle vittime e la sua continua preghiera per loro.
l’ergastolo come pena
Nel suo discorso, la signora Stefanini ha descritto l’ergastolo non come una condanna per i defunti, ma come un fardello per i familiari. “Mio marito non è stato più lui e l’ho perso”, ha condiviso, spiegando che la morte del figlio ha avuto un impatto devastante sulla sua vita coniugale. Nonostante il dolore, ha trovato conforto nel suo secondo figlio e nei nipoti, affermando che senza di loro non saprebbe che fine avrebbe fatto. Ha concluso esprimendo il desiderio di conoscere la verità finché è ancora in vita, sottolineando che preferirebbe conoscere questa realtà nel mondo terraneo piuttosto che nell’aldilà, auspicando che chi ha cercato di nascondere la verità venga punito.