Cane ucciso a fucilate: il mistero del corpo nascosto nei cespugli

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l’orribile caso del cane Franco

Un episodio tragico ha colpito la comunità di Monte San Pietro, in provincia di Bologna, dove un cane, identificato come Franco, è stato ucciso mediante un colpo d’arma da fuoco mentre si trovava in passeggiata con la propria famiglia. Questo atto violento ha suscitato una forte indignazione tra le associazioni animaliste e i cittadini locali.

dettagli del fatto

Il cane Franco era in compagnia del suo proprietario e di un altro animale, quando all’improvviso è stato centro sul torace da un proiettile. Dopo l’accaduto, l’autore del gesto ha nascosto il corpo del cane tra i cespugli e ha rimosso il dispositivo GPS dall’altro cane prima di allontanarsi. Questo episodio è stato denunciato dalla Lav (Lega Anti Vivisezione), che è intervenuta per riportare l’atroce avvenimento all’attenzione pubblica.

contesto e norme vigenti

Il tragico evento si è verificato a Montepastore, in pieno giorno, vicino al rifugio Riot Dog, dove molti cani in difficoltà trovano rifugio. Secondo le normative vigenti in Emilia-Romagna, la stagione venatoria è stata chiusa il 30 gennaio e il venerdì è un giorno in cui è vietata la caccia, anche a stagione aperta. Questo solleva interrogativi sulle circostanze che hanno permesso di circolare armati in una zona in cui non era consentita l’attività venatoria.

reazioni e indagini

La responsabile nazionale degli Sportelli Lav, Annarita D’Errico, ha espresso preoccupazione per la pericolosità sociale di chi pratica la caccia e sottolinea l’alto numero di vittime collaterali, siano esse animali o persone. Il Sportello Lav di Bologna intende unirsi alla denuncia presentata e richiede l’apertura di un’indagine dettagliata per identificare il colpevole di questo attacco inaccettabile.