Bordon commenta la sua vicenda dolorosa: la fine di un capitolo difficile
Il recente annuncio della chiusura delle indagini riguardanti la Centrale Emilia Est del 118 ha portato un clima di maggiore serenità all’interno dell’Azienda Usl. Questa conclusione segna un passo significativo nella risoluzione di una vicenda complessa e dolorosa.
chiusura delle indagini
Il direttore generale dell’Azienda Usl, Paolo Bordon, ha espresso soddisfazione all’arrivo della comunicazione che la Procura ha emesso l’avviso di chiusura delle indagini preliminari nei confronti di Claudio Tacconi, 44 anni, ex coordinatore della Centrale 118. Tacconi è accusato di lesioni personali e stalking in relazione a diversi episodi sconcertanti che hanno coinvolto operatori della struttura tra marzo 2020 e novembre 2023, i quali hanno denunciato malori significativi, portando alcuni di essi a recarsi in pronto soccorso.
impatto sulla comunità
Bordon ha sottolineato il rispetto per le investigazioni condotte e per la magistratura, affermando che il personale ora lavora in un contesto più sereno. “Per noi è fondamentale che questa situazione difficile si sia conclusa”, ha affermato, evidenziando che Tacconi non fa più parte dell’organico della struttura da diversi mesi.
il percorso delle indagini
Ripercorrendo la genesi di questo caso, Bordon ha espresso gratitudine per gli investigatori che hanno lavorato per comprendere il contesto critico in cui operano gli operatori del 118, un servizio che opera continuamente, senza interruzioni. “Abbiamo dovuto gestire una situazione dolorosa, ma ora il clima è notevolmente migliorato”, ha aggiunto il direttore.
primi segnali di allerta
Bordon ha raccontato di essere stato il primo a denunciare i malori che hanno colpito alcuni operatori nel 2022, attivando un’analisi approfondita che inizialmente ha preso in considerazione fattori ambientali. Dopo una serie di accertamenti senza esito, è emersa l’ipotesi di un possibile intervento umano dietro a questi incidenti. “È stata una scoperta inquietante che ci ha spinti a coinvolgere direttamente la Procura”, ha concluso, affermando che l’episodio ha generato considerevole preoccupazione tra il personale.