Bologna: il Passante in Stallo con Costi Triplicati, Cosa Aspettarsi?

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La questione relativa al Passante di Mezzo di Bologna continua a essere al centro di un acceso dibattito. Questo progetto, che prevede l’espansione della tangenziale e dell’autostrada, ha visto il coinvolgimento di numerosi attori politici e amministrativi nel corso degli anni, portando a svariati conflitti e rallentamenti. Attualmente, si sta considerando un approccio più sostenibile per il nodo bolognese, principalmente grazie agli sforzi del Comune di Bologna e della Regione, sotto la guida di Stefano Bonaccini e Andrea Corsini, assessore ai Trasporti.

Situazione attuale del progetto

Nonostante le recenti proposte di compensazione ecologica, il progetto sta subendo un’evidente battuta d’arresto. L’approvazione del Piano Economico Finanziario (PEF) di Aspi, che prevede investimenti complessivi di 36 miliardi, è ancora in attesa da parte del Ministero dei Trasporti. Il termine per l’approvazione è scaduto il 31 dicembre 2024 e al momento non ci sono indicazioni di una proroga.

Problematiche finanziarie

Il progetto esistente presenta un significativo aumento dei costi, che da circa un miliardo sono saliti a tre miliardi (con 3,5 per il Comune di Bologna e 2,8–2,9 per Aspi). Pertanto, si rendono necessarie alcune misure per garantire la sostenibilità economica dell’infrastruttura.

Possibili soluzioni

  • Allungamento delle concessioni autostradali per Aspi, che scadono nel 2028
  • Aumento dei pedaggi, con un incremento previsto dell’8,5%

Ognuna di queste soluzioni presenta vantaggi e svantaggi, ma la prima richiede l’approvazione dell’Europa, mentre la seconda potrebbe risultare impopolare tra gli utenti.

Le dichiarazioni politiche

Il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha ribadito che il Passante è un’opera di fondamentale importanza, ma ha anche riconosciuto che i costi sono raddoppiati. Ha suggerito che Autostrade per l’Italia stia rivedendo il bilancio del progetto e sta lavorando a una riforma delle concessioni autostradali.

Incertezze future

L’incertezza è aggravata dalla situazione di nomine all’interno di Aspi, dato che l’attuale amministratore delegato Roberto Tomasi completerà il proprio mandato nella primavera prossima. Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha espresso preoccupazione per il fatto che il governo potrebbe dover scegliere tra il Passante e la Gronda, entrambi parte di un piano più ampio.

Dichiarazioni rassicuranti

Tomasi ha confermato l’importanza strategica del Passante, che continua a far parte del PEF in fase di approvazione presso il Ministero dei Trasporti.