Bologna: 800 Multe ai Ciclisti in un Anno, La Maggior Parte Sotto i Portici e sui Marciapiedi
Bologna ha registrato un elevato numero di infrazioni da parte dei ciclisti, con circa 800 sanzioni emesse dalla polizia locale nell’ultimo anno. Un numero significativo di queste violazioni è attribuibile alla circolazione sotto i portici e sui marciapiedi, come comunicato dal comandante Romano Mignani durante una commissione consiliare. Il tema è stato sollevato dall’ordine del giorno presentato da Fratelli d’Italia, volto a incentivare un maggiore controllo sulle irregolarità legate alla circolazione ciclistica, soprattutto nei pressi dei lavori per il tram.
aumento dei controlli nelle zone dei cantieri
Mignani ha evidenziato che l’apertura dei cantieri del tram ha accentuato il fenomeno della circolazione sotto i portici. Di conseguenza, negli ultimi mesi sono stati effettuati controlli quasi giornalieri in diversi orari del giorno, mirando a tutte le categorie di veicoli ma con una particolare attenzione per i cicli.
Nelle aree interessate dai lavori, l’intento è duplice: facilitare la viabilità e sanzionare i comportamenti irregolari, che includono anche le violazioni degli utenti della bicicletta.
verifica delle infrazioni
In termini di verifiche, il comandante ha reso noto che il numero di verbali emessi per le infrazioni ciclistiche è notevole. Queste violazioni comprendono:
- circolazione sotto i portici o sui marciapiedi
- attraversamenti non autorizzati al semaforo rosso
Quasi la metà dei verbali è relativa alle infrazioni sopra citate. Mignani ha inoltre specificato che un numero sostanziale di sanzioni è stato emesso nell’ultimo semestre, coincidente con l’apertura dei cantieri. In particolare, le aree di via Riva Reno, via Ugo Bassi e via Indipendenza hanno visto circa 270 verbali registrati nel periodo natalizio e nelle settimane immediatamente successive.
efficacia delle misure preventive
Il comandante ha notato che, mentre sono evidenti le infrazioni, la presenza dei vigili in uniforme ha l’obiettivo di fermare i trasgressori e contestare i verbali. Questa visibilità contribuisce a modificare il comportamento dei ciclisti, grazie all’effetto deterrente della divisa. In merito al futuro, Mignani ha assicurato che vi sarà una costante attenzione sulla tematica delle irregolarità e sulla sicurezza stradale.
Le opposizioni hanno però espresso opinioni contrastanti, sostenendo che i numeri non riflettono completamente l’entità del problema, e hanno rinnovato la richiesta di controlli più intensivi. D’altro canto, la maggioranza e la Consulta della bicicletta hanno riconosciuto l’importanza di mantenere le sanzioni, pur necessitando di un approccio bilanciato in base alla gravità delle situazioni e alla distribuzione degli incidenti.
visione globale sulla sicurezza
Il responsabile della Mobilità, Michele Campaniello, ha sottolineato che è imprescindibile combattere ogni forma di irregolarità: “Occorre rispettare norme di civiltà, ma è fondamentale adottare un approccio a 360 gradi sulla sicurezza stradale, senza limitarci esclusivamente a categorie specifiche. Le infrazioni sono comuni a tutte le categorie di utenti e devono essere corrette”.