Baby gang: come la scuola affronta omertà e paura con prontezza
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la risposta della scuola alle aggressioni
La scuola si mostra presente e si attiva rapidamente in risposta a situazioni di emergenza. La preside dell’Itcs Salvemini, Fausta Labidonisia, sottolinea l’importanza della presenza di adulti, tra cui insegnanti e personale Ata, all’esterno dell’istituto per monitorare l’entrata e l’uscita degli studenti. Si evidenzia anche l’atteggiamento proattivo dei professori che accompagnano gli studenti alla stazione dei treni su richiesta. Questo comportamento indica che l’istituto lavora come un’unica squadra, pronta a fornire risposte concrete.
le reazioni degli studenti
Di fronte a eventi drammatici, le reazioni degli studenti sono variegate. Si osservano comportamenti che spaziano dall’omertà alla paura, spesso amplificati dalla difficoltà dei genitori a sporgere denuncia. C’è una condanna generale da parte dei ragazzi, sebbene vi sia una distinzione nel modo in cui esprimono la loro opinione: alcuni lo fanno apertamente, mentre altri, più cauti, scelgono di non esporsi pubblicamente. Questo fenomeno è strettamente legato alla cultura di valori fondamentali.
strategia di intervento della scuola
Per affrontare la spirale di violenza causata dalle baby gang, è stato attivato un tavolo interistituzionale il mese scorso, con il coinvolgimento del sindaco Matteo Ruggeri, del vicesindaco Paolo Nanni e delle Forze dell’Ordine. L’obiettivo è educare i ragazzi a una gestione più sana delle relazioni interpersonali, visto che le recenti aggressioni rivelano una mancanza di rispetto verso gli altri, che porta a comportamenti violenti e gratuiti. Risulta fondamentale che i giovani comprendano la gravità delle proprie azioni.
azioni concrete avviate
Il tavolo ha già avuto effetti positivi, come la maggiore presenza della Polizia Locale nelle adiacenze scolastiche. Le forze dell’ordine sono anche coinvolte nell’educazione civica, con incontri programmati con la Polizia ferroviaria e i Carabinieri. A richiesta degli studenti, rappresentanti di istituto parteciperanno ad assemblee insieme a esperti e professionisti come avvocati e psicologi.
iniziative per gli studenti
Gli studenti stanno anche lavorando a iniziative per promuovere un ambiente scolastico più sicuro. Tra queste, vi è la creazione di uno sportello di ascolto ‘peer education’, che consiste in studenti formati disponibili a supportare i coetanei riluttanti a rivolgersi ad un adulto.
supporto alle famiglie e attività educationali
Altre azioni intraprese includono il supporto alle famiglie attraverso coach, attività specifiche per i docenti in aula, e servizi di mentoring one-to-one. Sono previsti anche sportelli per i Nuovi arrivati in Italia e laboratori dedicati all’educazione alla legalità.
- Fausta Labidonisia – Preside dell’Itcs Salvemini
- Matteo Ruggeri – Sindaco
- Paolo Nanni – Vicesindaco con delega alla Sicurezza
- Rappresentanti di Polizia Ferroviaria e Carabinieri
- Esperti, avvocati, psicologi
- Studenti coinvolti nello sportello di ascolto