Arte Fiera 2023: Cinquantamila Visitatori e il Nuovo Corso di Davide Ferri

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Riconoscimenti e cambiamenti alla fiera d’arte

La fiera d’arte ha chiuso la sua edizione con grande soddisfazione e prospettive di crescita future. Simone Menegoi, direttore artistico uscente, ha espresso il suo entusiasmo nel salutare un evento in perfetta forma, mentre Enea Righi, direttore operativo, ha confermato l’assenza di lamentele logistiche, proiettandosi già verso sviluppi futuri per il 2026.

Nuovo direttore artistico all’orizzonte

Il nome di Davide Ferri, critico d’arte e curatore, è stato ufficialmente annunciato come nuovo direttore artistico, confermando le voci circolate fin dall’inizio della manifestazione. Ferri ha segnato la sua gratitudine verso Menegoi per il lavoro svolto e ha mostrato il suo entusiasmo nel collaborare con Righi per portare avanti un evento in continua espansione. La fusione tra continuità e innovazione appare promettente, con Ferri pronto ad affrontare nuove sfide e idee.

Risultati dell’edizione numero 48

La manifestazione ha registrato un’affluenza di 50.000 visitatori, in linea con l’anno precedente, ma con un incremento di collezionisti oltre le aspettative. Il bilancio finale di Righi evidenzia un evento ben riuscito, con vendite soddisfacenti e la presenza di un pubblico altamente qualificato.

Le personalità coinvolte

  • Simone Menegoi
  • Enea Righi
  • Davide Ferri
  • Gianpiero Calzolari

Prospettive future e innovazioni

L’attenzione si sposta ora verso un coinvolgimento maggiore di collezionisti, curatori e direttori stranieri, con l’obiettivo di ampliare la portata internazionale della fiera. Righi ha già in mente iniziative per consolidare i progressi e rendere l’evento un vero ambasciatore dell’arte italiana all’estero.

Un legame con il patrimonio culturale

Menegoi ha suggerito una maggiore valorizzazione del patrimonio culturale della città, sottolineando l’importanza di considerare le opere del tardo modernismo che rappresentano un lascito significativo. Ha esortato a considerare non solo i monumenti medievali, ma anche l’eredità degli anni Cinquanta e Settanta, evidenziando importanza storica ed estetica di opere come l’Esprit Nouveau.

Flash mob e rivendicazioni

La chiusura della manifestazione è stata contraddistinta da un flash mob, mediatico e accattivante, organizzato dalle gallerie nel consorzio Italics, per enfatizzare la richiesta di riduzione dell’Iva sulle opere d’arte. Il tema di questo appello è destinato a rimanere attuale, attendendo sviluppi nei prossimi anni.

Ruolo di Davide Ferri

Ferri, atteso per la prossima edizione, è descritto come una persona di grande qualità e serietà, con l’invito a bilanciare l’approccio curatoriale con una visione più manageriale, in linea con le esigenze dell’evento.