2 agosto: la verità su Bellini, il portatore della bomba dalla Toscana nella strage di Bologna
il caso bellini: dettagli sulla strage di bologna
La figura di Paolo Bellini è centrale nel contesto della strage avvenuta in stazione a Bologna il 2 agosto 1980. Bellini è accusato non solo di avere portato l’ordigno, ma anche di aver fornito supporto materiale consapevole per l’azione che ha portato alla morte di 85 persone e al ferimento di oltre 200. L’ordigno potrebbe essere stato assemblato in loco, combinando parti di diverso origine e provenienza, un’ipotesi contestata da alcuni avvocati difensori.
sentenza della corte d’assise d’appello
La Corte d’assise d’appello ha confermato la condanna all’ergastolo per Bellini, associandolo alla strage nel processo riguardante i mandanti. Sono state confermate anche altre condanne: Piergiorgio Segatel, ex capitano dei carabinieri, ha ricevuto sei anni per depistaggio, mentre Domenico Catracchia, amministratore condominiale, ha affrontato quattro anni per aver fornito false informazioni al pubblico ministero. I giudici hanno sottolineato la certezza della colpevolezza di Bellini, evidenziando come le prove raccolte durante il processo di appello rafforzino l’accusa.
il ruolo del video e il crollo dell’alibi
Una delle prove chiave nel caso è stata identificata in un video girato dal turista Harald Polzer. Questo filmato, inizialmente considerato un semplice ricordo familiare, ha rivelato informazioni cruciali che hanno messo in crisi l’alibi di Bellini. La testimonianza della ex moglie di Bellini ha ulteriormente incontrovertibilmente associato il soggetto del video al suo ex marito. Gli avvocati di Bellini, Antonio Capitella e Manfredo Fiormonti, stanno considerando di presentare ricorso per Cassazione.
intercettazioni e dinamiche organizzative
Le intercettazioni del 1996 rese dagli esponenti di Ordine nuovo hanno illustrato il ruolo di Bellini nella strage. Secondo le dichiarazioni di Carlo Maria Maggi, Bellini avrebbe portato l’esplosivo necessario per l’ordine assassinando l’evento. È stata tracciata una rete di collegamenti tra vari gruppi eversivi di destra, indicando un commando terroristico complesso e ben organizzato.
alleanze e operazioni di depistaggio
Giudici hanno associato Licio Gelli e la sua loggia P2 alla strage, evidenziando il loro coinvolgimento non solo nel finanziamento dell’attacco, ma anche nel successivo depistaggio delle indagini. Questa visione è sostenuta dalle opinioni dei familiari delle vittime e dei legali, che hanno messo in luce come la sentenza contraddica le argomentazioni difensive relative all’ora delle riprese del video.
responsabilità degli altri imputati
Oltre a Bellini, la corte ha ritenuto responsabili anche Segatel e Catracchia. Per quest’ultimo, la reticenza ha ostacolato l’individuazione di eventuali contatti con i terroristi, mantenendo segreti importanti. La valutazione su Segatel ha evidenziato come la sua condotta abbia impedito di svelare dettagli cruciali per l’indagine.
situazione attuale di bellini
Attualmente, Bellini si trova nel carcere di Cagliari, dopo essere stato trasferito da Spoleto, un’azione definita come punitiva dal suo avvocato. Le condizioni di trattamento per Bellini, ex collaboratore di giustizia, non sono state riconosciute.
- Paolo Bellini
- Piergiorgio Segatel
- Domenico Catracchia
- Carlo Maria Maggi
- Licio Gelli