Uno Bianca: La Memoria Raccontata in un Archivio Online Innovativo


iniziativa di memoria sulla banda della Uno Bianca

Un’importante iniziativa si sviluppa attorno alla banda della Uno Bianca, con la creazione di un archivio online e l’organizzazione di due mostre per non dimenticare gli eventi tragici legati a questa criminalità. Recentemente, Alberto Capolungo, presidente dell’Associazione vittime della Uno Bianca, ha espresso preoccupazione riguardo all’assenza dell’opposizione durante la consegna della Turrita d’argento a personalità come Paolo Bolognesi, Daria Bonfietti e Rosanna Rossi Zecchi. Secondo Capolungo, l’importante è il riconoscimento conferito dal Comune ai contributi fondamentali che queste figure hanno offerto alla comunità nella ricerca di verità e giustizia.

l’importanza della memoria

Capolungo ha sottolineato la necessità di mantenere viva la memoria storica di tre eventi drammatici che hanno segnato la città, manifestando l’intento di mantenere buone relazioni senza influenze politiche. L’assenza dell’opposizione potrebbe essere interpretata come una mancanza di coinvolgimento, ma non necessariamente come una scelta polemica. L’archivio di Stato sta lavorando per costruire un grande archivio civile online che permetta a tutti di apprendere e approfondire la storia della banda a trent’anni dagli arresti di Roberto Savi e dei suoi complici.

mostre e testimonianze

Due mostre sono programmate per il novembre 2025 presso l’Archivio di Stato e il Museo Memoriale della Libertà, intitolate “Una storia per chi non c’era”. Questa iniziativa rappresenta un invito a raccogliere testimonianze storiche delle persone coinvolte, attraverso video, audio, testi e fotografie. Maurizio Matrone, scrittore ed ex poliziotto, ha evidenziato l’importanza di unire le esperienze della società civile per ricostruire la memoria di quel periodo.

elementi dell’archivio e coinvolgimento giovanile

Sul sito sarà presente una mappa dedicata ai luoghi dei crimini della banda, mentre l’archivio conterrà tutti gli atti giudiziari relativi a Bologna, per garantire che la memoria non venga dimenticata. La vicedirettrice dell’archivio, Francesca Delneri, ha annunciato che i documenti originali verranno digitalizzati grazie al supporto della Regione. Capolungo ha auspicato che un giorno si possa accedere anche al materiale processuale di Rimini e Pesaro, sottolineando l’importanza del coinvolgimento dei giovani nella preservazione della memoria collettiva. Anche gli studenti dell’Accademia delle Belle Arti parteciperanno attivamente all’allestimento presso il Memoriale.