Strage del Rapido: Mattarella ricorda l’unità dell’Italia dopo 40 anni dall’attentato

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La strage del Rapido 904 rappresenta uno dei capitoli più tragici della storia italiana. Compiuto il 23 dicembre 1984, l’attentato causò la morte di sedici persone e oltre 260 feriti, tra cui tre bambini, ed è riconosciuto come un vile atto di matria mafiosa. La tragedia si verificò a San Benedetto Val di Sambro, mentre il treno rapido Napoli-Milano attraversava la Grande galleria dell’Appennino.

40 anni di memoria e riconoscenza

Il 23 dicembre 2024 si è tenuta una commemorazione significativa in onore delle vittime, organizzata nel comune di San Benedetto Val di Sambro. Il sindaco Alessandro Santoni ha evidenziato l’importanza di ricordare un episodio che, sebbene appartenga al passato, continua a influenzare la comunità. “È fondamentale che le nuove generazioni possano comprendere la loro identità storica e culturale,” ha affermato, sottolineando anche l’importanza dei soccorritori intervenuti all’epoca.

Il ricordo delle vittime

Tra i presenti alla commemorazione c’era anche l’ex assessore regionale Igor Taruffi, che ha ricordato il costo umano pagato dalla sua terra per difendere i valori della democrazia. Taruffi ha richiamato alla mente i periodi di lotta contro il nazifascismo e il terrorismo, sottolineando il significato di solidarietà e giustizia sociale. Il parlamentare Virginio Merola ha espresso quanto sia doloroso ma necessario non dimenticare quanto accaduto, mentre Galeazzo Bignami, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha ricordato le vittime come un monito nella lotta contro il terrore.

Le parole del presidente Mattarella

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto rendere omaggio alle vittime della strage, descrivendo l’attentato del 1984 come “spaventoso” e di chiara impronta terroristico-mafiosa. Ha ricordato l’orrore di quel giorno e il dolore inflitto a inermi cittadini, tra cui molti giovani e diversi bambini, sottolineando la necessità di mantenere vivo il ricordo di tale violenza. “La solidarietà è radicata nella risposta unita del popolo italiano di fronte all’attacco eversivo,” ha concluso, esprimendo l’importanza di trasmettere questi insegnamenti alle future generazioni.

Riflessioni e impegno per il futuro

La commemorazione non ha soltanto ricordato il passato, ma ha anche visto una mobilitazione collettiva verso un futuro di unità e giustizia. Le parole dei rappresentanti istituzionali hanno avuto il compito di sollecitare una riflessione profonda su quanto accaduto, e sull’importanza di mantenere alta la guardia contro ogni forma di violenza.

Persone significative nel ricordo della strage

  • Alessandro Santoni, sindaco di San Benedetto Val di Sambro
  • Igor Taruffi, ex assessore regionale
  • Virginio Merola, parlamentare PD
  • Galeazzo Bignami, capogruppo FdI alla Camera
  • Sergio Mattarella, presidente della Repubblica